Vacanze.

Pubblicato: 23 giugno 2018 in Entertainment

 

Bene, siamo ai saluti estivi, e faccio respirare il blog per due o tre mesi e sotto la forca caudina dello sconforto di Lella che non ama eccessivamente il trasferimento nella casa marina in quanto legata a shoppingate che per qualche tempo non potra’ effettuare.
Ora la considerazione sta nelle sette barra sette e mezzo ore di viaggio dove la povera vettura deve dare tutta se stessa alla faccia del tutor se esiste ancora e del navigatore coi suoi bipbip masturbaorecchie.
In queste sette e passa ore il cervello fa un sacco di considerazioni e se optate per gli sport estremi non c’e’ bisogno di fare i vari bungee jumping, streetluge o zorbing perche’ e sufficiente buttarsi in un viaggio sulle Italiche autostrade.. l’emozione sara’ la stessa per i vari pirlotipi che incontrerete … tipo quelli che si ficcano sulla corsia di sorpasso ai 130 Kmorari previsti dal codice e se ne fottono delle otto luci che gli sparate addosso tipo lampo fotonico sperando che la corsia si trasformi in una personale galleria del vento, mentre quelli al culo a loro volta usano lo stesso sistema con voi che ritardate ad incenerire il trottapiano ..ma cazzo o beduino imperiale non vedi che le altre corsie sono libere quindi togliti dalle palle..nada.. quei tipi li sono amanti della sinistra ergo odiano 5stelle e seganord e quindi non stanno sulla destra nemmeno per disgrazia ricevuta o forse pensano che stando li il clima e’ migliore … lo specchietto retrovisore lo usano solo per strapparsi i peli dal naso e se ne fottono se dietro si sta formando il trenino di scalpitatori che vogliono scaricare il carburatore a settemila giri.. alla fine, quando i pendenti si sono ben smarronati ovviamente si opta per il classico sorpasso a destra con finto colpo di coda finale a stringere verso il guardrail per far capire come funzionano le cose…ora voi penserete male dello scrivente soprattutto se siete di quei tipi che adorano il zigzag tipo sciatore sulla neve del Mortarillo..insomma quelli che saettano destra sinistra e che non hanno tempo da perdere e il bello e’ che il genere indicato zigzagoso arriva a casa (sempreche’ arrivi) con 4 minuti e 22 secondi di anticipo rispetto ai normali, non alcuno che aspetta il loro rientro focoso se non un geco giustamente depresso e quindi il fatto li fa sentire soli e pertanto rientrano in autostrada per rifare quel zigzag che piace tanto.
La maggioranza dei normali si puo’ definire codista, ovvero quelli che amano le code e non appena vedono un rallentamento accendono le quattro luci, godono come falchi e spengono il motore per improvvisare una conversazione col vicino o per fare un banchetto sul tetto delle auto nel caso fortunato (per loro) di sosta forzata e godimento nel godimento nel caso di autostrada bloccata.. gridano al miracolo e si abbracciano tra loro e mangiano felici mentre gli altri smoccolano in attesa di ripartire.
A pensare bene forse non hanno tutti i torti, hanno ragione loro perche’ dalla vita hanno capito tutto e non si fanno cattivo sangue.
Certo che le mie settecirca ore sono nulla rispetto alle 13 fatte da amici che hanno avuto la sventura di fare la stessa tratta in periodi diversi..
La mia seccatura del viaggio e’ che dopo tre o quattrocento km la Lella esterna il desiderio di andare in bagno perche’ dice che se beve deve fare sta sosta e quindi ecco che la mia media va a pallino ma perlomeno mi mette in pace col tutor.. e quindi accosto e dato che ci sono rabbocco la broda e qui scatta il fattore imbranaggio del’automobilista tipo che concepisce le aree di servizio come box indesiderato e ferma la macchina oltre la portata del tubo della pompa di un metro poi capendo che e’ troppo avanti ingrana la retromarcia e arriva a un millimetro dal vostro muso grazie alla trombata tritonale che gli avete fatto.. poi resta in attesa del benzinaio non capendo di esser nel selfservice e quindi dopo averlo minacciato di sterminio della famiglia compreso il canarino nella gabbia sul lunotto, si toglie dalle palle lasciandovi l’incombenza del pieno.. qui stendo un velo pietoso in quanto non tutti i selfservice sono istess..evito la descrizione delle disavventure tipo quella che devi inserire il bocchettone dopo aver inserito la moneta e non prima altrimenti son cazzi..tipo quella dello sbuffo che ti sputa la benza sin sulle orecchie etc etc..
Fatto il pieno dell’auto e il vuoto di Lella si riparte in mezzo a smartphonisti che parlano.
Scrivono. Postano. Cinguettano. Whatsappano. Instagrammano. che, tra una pausa e l’altra, guidano: controvoglia, pero’.
E guai a disturbarli senza contare che per uscire dall’area di servizio vengono assaliti da dubbi atroci e vivono i bivi di uscita come crocicchi esistenziali e per questo, ponderano con attenzione ogni decisione.. ci pensanobene.
Prassi che li porta ad alzare il piede dall’acceleratore e sostare nello spiazzo di fronte ai cartelli con le varie frecce di uscita e quindi ficcano anche le loro 4 frecce in attesa della decisione..
Vabbuo’..li si scarta e con una buona sgommata con fischio incorporato si rientra nel serpentone verso la meta col rischio di incappare nel solito controllista, quello che doterebbe qualsiasi mezzo, anche un triciclo, del “cruise control”, il dispositivo che permette di non superare mai
una determinata velocita’.
Sti biscari settano la loro auto a 127 km/h e non la cambiano piu’ e sono parenti di quello di cui sopra non capendo la controindicazione in caso di strada libera e quindi fungono da tappo e se c’e’ una coda dopo curva tamponano tutti, l’importante e’ non superare i limiti.
Ora il problema e’ solo nell’uscita e considerato che uso la macchina due volte all’anno non ho il telepass e non accetto che a Casalcosino non esista casellante e di fronte al pedaggio automatizzato sono smarrito e so’ gia’ che la macchinetta mi aspetta..le scritte saranno tutte tolte e i verniciatori di contrabbando avranno disegnato la Monroe in posizione che chi va a messa delle cinque e’ meglio che non veda..quindi eccomi pronto come nel mezzogiorno di fuoco..mangera’ banconota e cartellino autostradale e di fronte a calci e botte una voce dall’alto chiedera’ se ci sono problemi… quindi dopo il vaffanculo te e la macchinetta scattera’ la foto e la sbarra si alzera’..il pedaggio arrivera’ per posta e il mio viaggio e’ terminato.
Buone ferie e ci si vede (se Dio vorra’) a settembre, e fate i bravi neh.

Oggi 2 Giugno 2018.

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment

Tutti a bordo col Pony N°10 Cap.Pil.Filippo Barbero
I filmati non sono sopportati dal sito e quindi non mi rimane altro che darvi due indicazioni sulla squadriglia acrobatica

PONY 1

 

Capoformazione

 

Il capoformazione è responsabile di guidare la formazione durante tutte le figure acrobatiche. Via radio, impartisce gli ordini e da il ritmo a tutto il volo. Nella formazione è sempre individuabile come il velivolo più avanzato; quando questa è separata in due sezioni è al comando dei cinque aeroplani detti in gergo “linea avanti”.

PONY 2

 

1° Gregario sinistro

 

È il primo velivolo alla sinistra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio” e il “Doppio tonneaux” entrambi effettuati con rotazione a sinistra.

Pony 3

1° Gregario destro

 

È il primo velivolo alla destra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio” e il “Doppio tonneaux” entrambi effettuati con rotazione a destra.

Pony 4

 

2° Gregario sinistro

 

È il secondo velivolo alla sinistra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio”, il “doppio tonneaux” e il “4 e 5 a posto” tutti effettuati con rotazione a sinistra.

Pony 5

 

2º Gregario destro

 

È il secondo velivolo alla destra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il “Ventaglio”, il “doppio tonneaux” e il “4 e 5 a posto”, tutti effettuati con rotazione a destra.

PONY 6

 

1º Fanalino

 

Quando la formazione si separa in due sezioni, pony 6 è alla guida dei quattro aeroplani detti in gergo “rombetto”. È responsabile della tempistica e della precisione degli incroci nonché dei successivi ricongiungimenti.

 

PONY 7

 

3º Gregario sinistro

 

È il primo velivolo a sinistra di pony 6, fa parte del “rombetto” e la sua manovra acrobatica peculiare è il “Ventaglio” effettuato con rotazione a sinistra.

PONY 8

 

3º Gregario destro

 

È il primo velivolo a destra di pony 6, fa parte del “rombetto” e la sua manovra acrobatica peculiare è il “Ventaglio” effettuato con rotazione a destra.

PONY 9

 

2º Fanalino

 

È il vertice posteriore della formazione, fa parte del “rombetto” completando l’asse centrale composto dai tre velivoli di pony 1, 6 e 9.

PONY 10

 

Solista

 

II solista rimane in formazione durante il “Looping d’ingresso”, prima figura del programma; successivamente, con la manovra del “Cardioide” si separa, per iniziare la sua complessa e spettacolare sequenza; nell’ultimo passaggio con i fumi colorati è il velivolo che, in direzione opposta al grande Tricolore, incrocia con il fumo bianco. Tradizionalmente al solista viene affidato il delicato incarico di responsabile della Sicurezza Volo del Gruppo.

PONY 11

 

Supervisore addestramento acrobatico e lascio spazio alle dissertazioni dello Ste.

Prigionieri di coppia.

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment

 

No tranquilli, non vi parlero’ di una relazione epistolare tra un galeotto e la sua bella e nemmeno narrero’ di come sia vivere l’amore quando si e’ ai domiciliari.

 

Quello di cui andro’ raccontando, invece, e’ una storia a tutti nota, iniziata in un tempo remoto ed ancora oggi attuale.

 

Si puo’ dire sia perpetua, cambiano gli attori, ma il copione resta tale.

 

 

Tutti noi sappiamo che all’interno di un gruppo di amicizie vi e’ un certo equilibro che, se spezzato, genera il caos e la discordia.. vi sono dunque delle regole da rispettare affinche’ tutto rimanga sospeso in quella bolla di pace e perfezione.

 

La piu’ importante di queste regole e’… MAI, e dico MAI, fidanzarsi o intrattenere relazioni che esulino dall’amicizia con persone all’interno del gruppo.

 

Perche’ e’ cosi’ importante?

 

Beh, innanzitutto il nostro io fidanzato e il nostro io single sono spesso molto diversi, quindi la persona di cui vi siete presi una cotta potrebbe rivelarsi diversa.

 

Inoltre non vi e’ piu’ distinzione tra gruppo di amici di lui e gruppo di amici di lei, nessuno dei due ha adesso una “zona neutra” in cui sfogarsi e questo fara’ male al rapporto.

 

Ma presupponiamo che questi problemi vengano aggirati (e presto o tardi si presenteranno comunque), rimangono ancora degli ostacoli notevoli.. essere coppia all’interno dello stesso gruppo di amicizie presuppone che tutti i membri del gruppo vi conoscano molto bene e si prendano alcune liberta’ con voi… questo scatenera’ gelosie e litigi sia intestine al gruppo che alla coppia.

 

A questo punto uno dei due vorra’ ridurre le uscite, generalmente lei, convincendo l’altro a fare un sacco di cenette, visite alle mostre, gite romantiche… insomma, ogni scusa sara’ buona per schivare situazioni che possono minare la coppia.

 

Gli amici, di contro, inizieranno a farsi sentire meno e ad essere a volte infastiditi dalla vostra presenza che apparira’ come una concezione di grazia di cui dovrebbero ritenersi onorati.

 

Con l’andare del tempo anche la vostra vita di coppia risentira’ di questa chiusura verso il mondo circostante e la vostra relazione andra’ sgretolandosi fino al punto di rottura.

 

Voi direte: “beh adesso si lasciano ed e’ finita”… naaa!

 

Magari..

 

Adesso inizia la lotta per accaparrarsi gli amici, i quali non solo dovranno subire ore e ore e ore e ore di racconti tediosi su quella che e’ stata la loro relazione, ma dovranno anche far finta di essere interessati alle motivazioni secondo cui dovrebbero schierarsi dalla parte di uno piuttosto che dell’altro (sara’ del tutto inutile spiegare all’ex coppia che nessuno ha intenzione di schierarsi e che dei motivi per cui si sono lasciati non frega nulla a nessuno, se non per i primi tre giorni)…

 

Da qui si generano altri litigi, uno accusera’ l’altro di averlo diffamato e l’altro accusera’ l’uno di averlo denigrato e tutti e due se la prenderanno col gruppo per aver invitato ambe due alla cena del giovedi’… andra’ avanti cosi’ per un po’ fino a quando il gruppo si spacchera’ tra amici di lui e amici di lei (nessuno era interessato, vero, ma a lungo andare si prende sempre una parte) e ci saranno tre tipi di uscite:

 

  1. uscita di gruppo senza l’ex coppia
  2. uscita del gruppo di lui con lui
  3. uscita del gruppo di lei con lei

 

 

Quindi, ragazzi miei, non fate questa enorme fesseria… lo so che vi sembra l’amore della vostra vita e che quando vi vedete, vi sciogliete come il gorzonzola al sole il 15 di agosto, pero’ datemi retta.. vale la pena smazzare la uallera a tutto il gruppo per il vostro capriccio amoroso? Io credo di no.

 

 

Ma alla fine, fate un po’ cosa volete… l’unica cosa che vi chiedo e’ di non salutare la mia ex quando la incrociate… se siete postileggendoli fedeli, dimostratemelo.

 

 

Ci tengo a precisare che:

 

 

  • Non ho nulla contro la mia ex tranne un po’ di sano rancore, ma comunque prevale l’affetto e il desiderio di omicidio.
  • Esistono associazioni specializzate che sostengono gli amici delle ex coppie, contattatele e vi indicheranno il modo migliore per sopprimere i due ex piccioncini senza essere incriminati.
  • Se hai letto adesso questo articolo e sei gia’ impelagato in un’impresa simile…. AZZI TUA!

 

 

 

“L’amore e’ un apostrofo rosa tra le parole t’ammazzo” –

 

 

Social Climbers.

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment

La stima degli occupati ad Aprile 2018 e’ +0,3% su marzo e il che vuol dire che in 64.000 hanno trovato un posto di lavoro ed il tasso di disoccupazione e’ comunque stabile all’11,2% per la serie che la ricchezza e’ mobile ma la miseria e’ stabile.
Oggi piu’ che mai bisogna adattarsi ai tempi che corrono e bisogna sapersi inventare un mestiere se non si vuole rischiare di condurre un’esistenza di stenti e miseria.
Tralascio volutamente quella del Parlamentare in quanto e’ gia’ sfruttata ampiamente ed e’ in fase di declino.
Ma mi domando e dico, perche’ fare tutta questa fatica quando si puo’ diventare un social climber (suona molto piu’ professionale rispetto ad “arrampicatore sociale”)?
Infatti e’ una via nettamente piu’ semplice rispetto a tutte le altre, con poche mosse si ottiene fama e ricchezza senza fare assolutamente niente, intendiamoci, bisogna mettere in conto che morale, dignita’ e amor proprio andranno ad occupare gli ultimi tre gradini della scala dei valori, in compenso verranno sostituite ai vertici da “virtu’” molto piu’ divertenti quali falsita’, lascivia (termine soft per identificare il mestiere di vulvivendola o anovendolo di chi lavora presso i vari chiavisteri italici) ed egoismo.
Purtroppo nonostante i parecchi lustri che ho sulle sPalle, non posso indicarvi la strada per diventare un social climber professionista, pero’ possiamo vedere insieme quali siano le caratteristiche e le peculiarita’ di questo inquadramento professionale.
Social Climbers – Maschi/Femmine.
LUI, come tutti i portatori di pene, sboccia piu’ tardi… i primi anni del liceo li passa come tutti a divertirsi, ma verso la fine della scuola inizia a capire che sta per iniziare la vita vera e che non ha per nulla voglia di sudare per ottenere qualcosa (come vedete il motivo per cui si inizia questa carriera e’ lo stesso sia per LUI che per LEI).
Lui difficilmente puo’ sfruttare una relazione sentimentale per ascendere al potere quindi sfrutta le amicizie… inizia ad entrare nelle grazie di qualche pseudoamico ricco facendo credere di essere un piccolo Onassis e inizia a vivere della sua luce riflessa partecipando a feste in piscina, festini privati, serate piene di ragazze dalla “vulva generosa” e tanto alcool scroccato. Crescendo consolida le sue amicizie in modo da avere sempre piu’ vantaggi, dai suoi amici ricchi arriva ad ottenere vacanze presso le loro residenze al mare, un lavoro nelle loro aziende e tramite loro trova una giovane e bella mogliettina di buona famiglia il cui padre, sedotto e conquistato da questo finto rampollo, si fa in quattro per assicurare loro un futuro.
Eccolo dunque qui il Social Climber uomo di mezza eta’, lui ce l’ha fatta sul serio, anche la moglie scoprisse la relazione con la segretaria, la maestra dell’asilo della figlia, la postina, l’amica d’infanzia e la psicologa, sarebbe comunque sistemato perche’ e’ tutto intestato legalmente a lui… se non che, accidenti a lui, ha un enorme scheletro nell’armadio… qualche anno prima, mentre iniziava a frequentare quella che oggi e’ sua moglie, ha intrattenuto una relazione, che ancora oggi ogni tanto si ripropone, con una bellissima donna matura, nonche’ moglie del suo capo e madre di sua moglie… se questa storia venisse fuori, ogni suo sforzo sarebbe inutile e ricominciare da capo alla sua eta’ e senza un eurino in saccoccia, sarebbe a dir poco impossibile.
Alla luce di quanto detto sui social climbers possiamo affermare che ci sia una morale… il giorno del matrimonio chiedete il regime di separazione dei beni.
Tengo a precisare che se ti senti toccato da questo articolo, denuncialo alla polizia per molestie… e’ un tuo diritto anche se ad onor del falso, nessun social climber e’ stato maltrattato per la creazione di questo testo e se il tuo migliore amico corrisponde alla descrizione soprastante e ogni volta che lo vedi e’ senza portafoglio, allora e’ un social climber (rendo l’idea?) e chiudo qui il post con un motto dell’opinionista del GF il piccolo grande Malgioglio “Tutti froci con il culo degli altri”.

Controllo componenti PC.

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment

 

Verificate la disponibilita’ di aggiornamenti per i componenti del vostro PC con questo strumento dal peso relativamente insignificante (8.293K) ma altamente indicato per capire le caratteristiche dei pezzi che eventualmente potrete sostituire ed e’ il caso delle RAM che a volte son difficili da interpretare

 

HWiNFO64 e’ l’individuazione del tool free.

 

Scaricatelo, potrete fare una veloce scansione su livelli differenziati ed ottenere specifiche ed informazioni dettagliate sul produttore ed esportarle nei formati HTML, XML, CSV e testo.

 

Questa versione e’ indicata per ambienti operativi Microsoft a 64 bit, Windows 10 compreso.

Touchpad nn funge.

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment
E ci risiamo, ogni volta che arriva un aggiornamento qualcosa nn funge e stavolta con la versione 1803 del maggio 2018 la KB 4100403 e’ sparita completamente la funzione del touchpad dal system, nel senso che non e’ nemmeno indicata e quindi sia il touch che relativi pulsanti nn fungono e quindi mi rimane il mouse e la porta usb.. se stacco il mouse sparisce pure il puntatore.
Bon, entro nel web e controllo se altri hanno avuto questo problema e ne lumo parecchi e senza soluzione.. i saponi della rete consigliano di ritornare con ripristino e i piu’ agguerriti indicano la soluzione delle combinazioni tasti funzione Fn + F5 o F7 o F9..
Vabbuo’ provo ma zero di negativo e quindi ale’..cacciavite calamitato e via al disassemblaggio della bestia.
Arrivato al collegamento del touchpad, smonto e collego altro di scorta e vai al riassemblaggio..
Nebbia su tutto il fronte e quindi via alla ricerca in rete dei driver e relativo scarico..
No buono..
Allora eseguo combinazioni tasto Fn con tutti i tasti alti prima fila e arrivato a quelli sopra il tastierino numerico..zaack, lo schermo diventa nero e non funge piu’ na mazza..
Any problem .. dito sul tasto accensione per 6 secondi, attesa dello spegnimento e scarica condensatori per una trentina di secondi e riavvio..
Il touchpad e’ tornato e tutto funge.
Arrivediamoci al prossimo aggiornamento
I misteri di windows per l’ggiornamento di maggio del KB4100403..il giorno 24 ha rotto i marroni ed era riuscito, al giorno 25 ha di nuovo rotto i marroni ed e’ di nuovo riuscito..ma dove se n’e’ andato e penso a chi ha a disposizione pochi Giga e naviga a consumo e se li trova bruciati e questa manovra ne ha fatti secchi 5..

Virus Polizia di Stato.

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment

A volte ritornano.. avete cuccato il “Virus Polizia Postale”, o il “Virus Polizia di Stato” o il “Virus Guardia di Finanza”, quello che mostra falsi avvisi riguardanti il blocco del computer per presunte violazioni delle leggi della Repubblica Italiana.

In parole povere vi hanno sparato dentro il malware Ransomware, nella sua versione 2018, che e’ il clone delle precedenti versione 2011-12 con piccole modifiche e che agisce appunto facendo entrare un troian e figlio di putannam nel pc tramite programmi o file scaricati in giro per internet, che successivamente si sono attivati inibendo il funzionamento del sistema operativo e procurandovi il bruciore al culo.

Solitamente dovrete dire grazie a siti simili a italia-programmi (viaggia ancora indisturbata sotto mentite spoglie) che vi ha infilato il Trojan.Win32.FakeGdf.( esistono anche altre varianti) su materiale pedopornografico e per materiale coperto da copyright) e la stessa per sbloccare il pc vi chiedera’ cifre attorno ai 100 eurini tanto per cominciare per poi andare sui 300 eurini grazie al finto avvocato sul finto sito copiato dagli USA.

Prima cosa da fare NON DOVETE ASSOLUTAMENTE PAGARE poiche’ si tratta della classica truffa informatica, avrete delle alternative per uscirne vivi e come numero uno provate da soli cercando di ricordare i movimenti che avete fatto e togliendo sti programmi (sto cercando di individuarli)tipo quello vecchio di italia-programmi (che appariva in striscia a suo tempo e si professava come il deus degli antivirus), fatto cio’ non e’ che avete risolto la situazione ma questo impedira’ che capiti nuovamente e toglietela dall’avvio automatico tramite l’esegui scrivendo MSCONFIG e nella linguetta avvio togliendo la relativa flag o virgoletta qualdirsivoglia.

Adesso pero’ cercate di bruciare il macinato infetto nella seg. maniera:

  1. Scaricate sul PC e trasferite su una Pendrive l’utility ComboFix (link al download), un antimalware che scansiona ed elimina questa ed altre eventuali minacce presenti sul PC.
    Dovrete utilizzare probabilmente un altro PC per scaricare ComboFix perche’ quello infetto impedira’ l’accesso ad internet.
  2. Scaricato il software nella Pendrive, spegnete il PC ed avviatelo in modalita’ provvisoria (per accedere alla modalita’ provvisoria premete il tasto il tasto F8 fino a quando non visualizzate la schermata per l’avvio della modalita’ provvisoria).
  3. Installate ComboFix sul PC avviato in modalita’ provvisoria, eseguite la scansione ed eliminate tutte le minacce trovate.

Come alternativa alla selfeliminazione ite sul sito della polizia postale qui  avrete la possibilita’ di contattare il servizio tecnico al 333.2693759 dalle 9 alle 20 che vi dara’ una mano chiedendo soldini pari a 10 euro + IVA per consigli oppure 25 eurini +IVA per intervento completo.

Il peggio dovrebbe esser passato e ricordatevi di piazzare un buon antivirus gratuito tipo AVG 2018 poi una pulizia ogni tanto col CCleaner e non sara’ male avere anche un antispyware e poi occhio a dove mettete i piedi nel web..pace e bene a tutti.
Ehmm se avete vecchi sistemi operativi date una lumata a questo filmato

Problemi con il software e se volete vedere il filmato vi rimando ad un altro mio blog qui..

Horror film…

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment

Che giornata di emme..siamo a Pentecoste ma qui e’ giornata che ricorda la vigilia Natalizia.. vabbe’ ho un desiderio. Profondo. Almeno una volta nella vita poter vedere un film dell’orrore in cui l’eroina non sia una demente incutita.
Non dico un film interpretato da Rita Levi Montalcini o dalla Cristina Trivulzio di Belgioioso, mi accontento di un film in cui sta protagonista non ragioni come un celenterato in menopausa o come la immacolata quella del ristorante vicino al barbiere.
Insomma, in una pellicola classica il mostro assassino comincia a perseguitare la disgraziata dopo pochi secondi e noi spettatori del belino lo identifichiamo gia’ dal primo fotogramma.
Lei invece la trucida, l’ottusangola, non se ne accorge.
E dire che non e’ difficilissimo.
Il maniaco combinazione ha tre mani, sopracciglia cespugliose come il parco della rimembranza o le gambe della Giovanna quella dell’oreficeria del prosciutto, due canini esagerati e quasi sempre insanguinati, ha amici licantropi e sviene tutte le volte che sente pronunciato il nome “Maria”.
La protagonista si chiama Maria ovviamente, che te lo dico affa’, ma non quella Maria..e nemmeno la meravigliosa avvocata nostra..
Quella con la Q ipermaiuscola e’ la numero uno e apro una parentesi..quando scendi sulla spiaggia di Casalbelino non puoi sbagliare.. basta che dici Ave o Maria e hai salutato l’80 per cento delle sign’ore stese al sole.
Ad ogni modo continuando sul tema delle incutite, e’ passata mezz’ora e la scimunita, ignorando in che guaio si stia cacciando, accoglie con fervore lo psicopatico in casa a braccia aperte. “mo’ fermati a cena che faccio la pizza.. perche’ non vieni alle nozze di diamante della mia prozia… porta pure mia figlia di 6 anni al catechismo e poi insegnale a nuotare nella spiaggetta isolata del Sangro…. intanto gli indizi terrificanti si complicano. Quando il maniaco passa ..il cactus nell’ingresso perde le spine…il persiano comincia ad abbaiare.. il pendolo o la pendola boh…si ferma..l’uccello si ammoscia.. canarino intendo.. i tappeti volano…Al 90° minuto scoprono la colf strangolata, con le mutande a brandelli.
La sciagurata esalando l’ultimo respiro ha pronunciato una sillaba.. ERN. Notare che il maniaco si chiama Ernesto.
Niente.
Tutti nel film pensano che sia morta per un attacco d’ERNia.
L’unica che ha capito l’antifona e’ Priscilla la seconda cugina da parte di madre.. purtroppo e’ muta. nel frattempo l’eroina invece di togliersi le ragnatele che le imbozzolano i neuroni, trasloca in una villa isolata nel bosco, con le pareti di vetro e le porte senza serrature.
Il maniaco intanto non perde tempo.
Ha il suo bel da fare, impiccare il cocker all’altalena, cucinare i bengalini con la polenta, appendere la suocera al parafulmine, violentare il lombrico in giardino.. e varie.
A questo punto la protagonista ha un lieve sentore.
C’e’ qualcosa che non le quadra… e a chi confida i suoi sospetti?
Ovvio dai..all’assassino.
E quale luogo sceglie?
Tendenzialmente l’orlo di un burrone, l’ultimo piano di un grattacielo senza balaustra o parapetto come si dice da noi (poi perche’ parapetto che arriva all’altezza dei marroni..semmai..vabbe’ avete capito).. o anche come luogo ci sta una riva del fiume impestato da piranha (come si scrive? Dai sono i pesci cannibali).
Torniamo al film horror passato ieri sul canale 55 del digitale e quale terraneo..l’importante che ci sia da qualche parte un’ascia.
Altrimenti non vale neanche la pena o pene al femminile… sta grappa la devo proprio buttare, l’ho nuovamente corretta al peperoncino ed e’ ridiventata imbevibile..hick. fate una buona festa voi del centro che avete il sole e mandatemi le foto in whatsapp e non dimenticate di pregare per me..oppsss ho tolto le parole al Francesco e do lo spazio al nat che coi suoi fumaschi illustra le soluzioni adottatabili nella capitale per risolvere i problemi che tutti conosciAmo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hashtag.

Pubblicato: 6 giugno 2018 in Entertainment

Ehi Linkediniani, vi ricordate il vecchio telefono della SIP?

I piu’ nostalgici, come me, ce l’hanno ancora in cantina e lo trovano sempre bello e nn hanno la forza di differenziarlo.
Dopo di lui e’ arrivato un abominio di design chiamato Sirio, gia’ il nome ricorda Furio, il noto personaggio di Carlo Verdone, sapete, il medico che rispondeva al telefono col suo famoso “no, non mi disturba affatto” anche mentre consumava la sua prima notte di nozze.
Beh gia’ a quell’epoca avevamo un tasto a dir poco inutile, lo guardavamo con sospetto e ci chiedevamo a che minchia servisse, taluni hanno anche osato premerlo per scoprire che non succedeva assolutamente niente.
Che tasto?
Beh il cancelletto (ad onor del falso anche l’asterisco non era un campione di utilita’).
Passarono gli anni, sostituimmo quei fantastici dispositivi con i cordless, anch’essi dotati di cancelletto, la cui utilita’ rimase immutata, probabilmente per non rendere troppo traumatico il passaggio a quelle generazioni meno avvezze all’assenza di cavi.
Oggi non solo abbiamo i cordless, ma abbiamo un altro strumento deleterio e mi riferisco allo smartphone, un dispositivo invasivo e lesivo della privacy che fa qualsiasi cosa grazie ad un sacco di applicazioni con grafiche fighissime e colori nitidissimi, non servono nemmeno i tasti.
Well.
Con la rivoluzione degli smartphones e delle social App e’ stato finalmente dato un senso al cancelletto, adesso basta aprire facebook, instagram o twitter per trovare una valangata di cancellettate che vengono giornalmente vomitate in rete da giovani adolescenti vogliosissimi e da “diversamente adolescenti” (e’ un termine rispettoso nei confronti di tutti gli ultra ventenni che ragionano ancora come se fossero al liceo e il cui unico scopo nella vita e’ apparire fighi per procurarsi un po’ di sesso occasionale) che usano e abusano del # facendolo seguire da frasi di un’idiozia disarmante anche per gli autori dei cinepanettoni della Boldi/Desica riunita.
Facciamo qualche esempio per dare un’idea piu’ chiara… aprite instagram, andate nella pagina “esplora” e scegliete a caso qualche foto, apritela e leggete.
Io lo sto facendo in questo momento: #ilmioamorepiccolo #instago #instame #instalove #tagsforlike #instalike #instaday, una ragazzina, direi molto giovane, scrive #grazie#aspirina#orastobene#tiamo.
Ora capite a che serve il cancelletto?
Qualche super cervellone pagato dalle super potenze ha creato questo sistema di coercizione mentale che risucchia le menti labili in un vortice di demenza e hanno avuto il colpo di genio di mimetizzarlo con un nome che, essendo inglese, fa molto figo: HASHTAG…
Oggettivamente nessuno puo’ resistere ad un fenomeno che ha un nome che sembra quello di un profumo: “#Hashtag#, le nouveau parfum de Crétin” (ovviamente la pubblicita’ presentera’ anche #hashtag #profumo #crétin #nonpuzzopiu’ #nonservefarsiladocciabastausarehashtagduevoltealgiorno e altre cancellettate varie ed eventuali).
Bon..tengo a precisare che..
  • Il post che avete letto e’ stato scritto in tono del tutto scherzoso e non diffamante, non prendetevela.
  • Chi se la prende e’ un Hashtag.
  • #Hashtag# non e’ un prodotto realmente in vendita e non credo nemmeno sia in fase di produzione, siete pregati di risparmiarvi la figuraccia chiedendolo in profumeria.
  • Se tra gli hashtag trovati sulla pagina “esplora” di instagram, riconoscete il vostro, non prendetevela….. piuttosto vergognatevi un pochino.
  • Riferimenti a fatti cose e persone sono puramente casuali… o forse no? Ad ogni modo c’è un indagine in corso e aspetteremo che gli inquirenti facciano luce su questo argomento.
  • Se conoscete qualcuno che fa uso di Hashtag, non emarginatelo, aiutatelo. Con il vostro aiuto potra’ affrontare un percorso di riabilitazione e tornare ad utilizzare il cervello.
Stay hashtag, stay carlominkia.

Vaffa

Pubblicato: 27 Maggio 2018 in Entertainment

Vaffanculo! in mp3, clicca .

Sto tempo schifa mi mette dell’umore giusto, persino la festa del paese di ieri e’ stata rovinata e mi spiace per quel povero vecchietto che vendeva salumi tipici.. vederlo sotto l’acqua mi si stringeva una cosa qui e quindi elocubro i miei pensieri da bicchiere diversamente mezzo pieno..

Ogni giorno ogni cazzo di rottura di balle.

E’ un richiamo alle armi, tutta la vita, tutti i discorso di cui poi perdo il filo.
Ma quale filo? Smettila di leggere e so di perdere gli sponsor come al grande fratello nip.. non continuare la lettura..esci dalla tua paratassi che ti si vede la protesi ingiallita dalla curcuma e dalle nazionali esportazioni.
Ma quale paratassi, ma quale ipotassi, ma quali schemi. Non esiste la vita, figurarsi l’evasione da essa, non esiste una cazzo di verita’, figurarsi le risposte alle domande. Non ho capito se sono io che non ci arrivo o se sono altri che pongono domande senza risposta.Merd..
E davvero ancora stanno cercando un modo di essere lineari quei due gialloverdi governativi? Ma non ti rendi conto che basta un bicchiere di vinaccio (il tuo) per perdere la linea retta del cammino? Basta aver il coraggio di spostarsi trenta centimetri piu’ in la’ e il mondo diventa un cazzo di 2d distorto e mostruoso che ti appare alieno. Vaffanculo!
Quale regola? Quale famiglia? Quali parenti serpenti? Quale trascendenza se nemmeno ho capito come si mettono i piedi in fila? E’ come chiedere ad un bambino di tre mesi cieco di descriverti l’uso del colore piatto in Basquiat writeroso sul muro dei box di via Francia..E sti scopatori che anziche’ andare di ramazza vanno con la soffiante e mi svegliano nel cuore della notte, e’ quasi l’alba delle dieci e di sole nemmeno a parlarne..cazzo.
Grazie a Dio il tempo passa dritto ed inesorabile e rende limitato il momento in cui l’universo ti crolla addosso e allora tu, come facevi quando qualche decennio in meno, ti metti a battere su una tastiera di plastica con le lettere che scompaiono tipo A I L O, cercando qualcuno a cui far leggere i tuoi post da pirla (ingressi mensili 60.786). Con tutto il rispetto per i pirla, almeno loro sono pirla e non se ne rendono conto considerato che continuano a leggere questo sproloquio blasfemo tipo BenignANO.
Cosa mi manca? Cosa cazzo Ti manca???
Voglio poter guardar tutti negli occhi, non ci riesco a sentirmi un gradino piu’ in basso. Non ce la faccio ad esser indietro. Me ne fotto dei miei quindicivirgolatre lustri, se ho visto piu’ cose, se ho avuto la possibilita’ di avere piu’ esperienze’. Sono il classico pilota che in autostrada vuole superare tutte le macchine e faccio perdere tre anni di vita alla Lella ogni volta che vado a Casalcoso. Continuero’ a correre fino a quando un guardrail non si allunghera’ e mi ghermira’. E allora ciao.
E non ridere coglione e ti ho detto di smettere la lettura o finirai nel canto quattordicesino, terzo girone settimo cerchio. C’e’ un guardrail per ognuno di noi. Ognuno, nessuno scampa. Vale anche per te testadivitello che vedi il bicchiere meta’ vuoto (perche’ te lo sei cannato), forse per dimenticare il pirla che sei.
Cerco un modo diverso di dire le cose ne tu non le potrai mai capire perche’ sei un coglione. Alla fine ritorno sempre su questa cazzo di tastiera con questi quattro tasti consumati dalle lettere quasi invisibili.
Colleziono complimenti e anche tanti, pero’ non colleziono soddisfazioni che durino piu’ di due sillabe (o cinque se c’e’ anche la lode).
Sembra fatto apposta, non vai ne’ avanti ne’ indietro. Sono sempre qui. Sono sempre nello stesso cazzo di punto.
Un infecondo gusto del lamento, fine a se stesso, non creativo, non propositivo. Indietro di un milione di anni almeno.
Invidioso di tutto, pure della Divina Blasfema Commedia del nasone, anche se poi magari io ho di piu’, non importa.
La punteggiatura, la grammatica, l’insieme delle regole che mi dovrebbero condurre ad un nuovo alito. Invece no.
Cosa devo fare? Cosa devo fare? Cosa cazzo devo fare? Cosa cosa cosa cosa cosa cosa cosa cosa cosa cosa cosa? Cosa cosa cosa? Cosa?
Cosa?
Voglio arrivare, e una volta arrivato voglio ripartire e riarrivare. Non mi basta mai nulla (quindi non arrivero’ mai da nessuna parte). Chissa’, magari anche Kieslowski o Kubrick poi non erano tanto soddisfatti quando riguardavano i loro film. film? devo fare un film? devo fare? Io voglio esplodere. Esser ricordato come il momento di censura. Tra il prima e il dopo lasciando perdere il presente..
Voglio essere la linea di demarcazione tra cio’ che veniva prima di me e cio’ che e’ venuto dopo. E non mi basta esser tra i migliori blogger (modestia molto a parte). Devo esser in cima. Devo arrivarci, eppoi salire, eppoi sbriciolare la montagna. Voglio esser un cannibale… la gente, se vuole, puo’ accodarsi. Io voglio arrivare in cima ad un cima che non esiste. Perche’ so, lo so! che non nessun punto sarai mai un punto di arrivo.
Quindi qual e’ la soluzione a questa giostra? Devo passare tutta la vita a correre un maratona su un tapis-roulant?
E lascio un ellisse.
Dov’e’ il punto di fuga? Nella morte? Nella morte. Nella morte!? Non lo so, perche’ e’ incapibile. Devo fare la cosa piu’ bella, devo fare qualcosa che incarni questa mia tensione verso il nulla?
Ma come si fa? Come come come come? Come?
Di sicuro non attraverso questi tasti di plastica, di sicuro non attraverso ai tuoi limitati occhi di pirla che sta ancora leggendo questo sfogo maggengo. Di sicuro non attraverso un vocabolario. Devo poter prendere l’universo e modellarlo all’infinito, in un insoddisfatto tentativo di dargli una forma piu’ perfetta di una sfera. Piu’ sferica di una sfera.
Piu’ rotondo.
Piu’ tutto del tutto.
E’ una corsa verso l’annientamento.

E adesso ingurgito questo caffelatte con tre cucchiai di crusca per maiali e due cucchiaini di marmellata al peperoncino e tu vai vaff,,,.